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Sedoka
Dolce Settembre
regala fioca luce
a lunghi giorni
boscosi odori
di notte ricordano
vecchie favole
Dove sei tu
Cade da un favo di fulgide stelle
un barbaglio tra le verdi fronde
e triste mi scopro foglia in secca
ma, penso a te e si ridesta il mio volo
e schiude questo mio grigio di nubi
fra brezze leggere giocate nel sole
Là, nella frescura di brina soave
sortisci dove più forte è il tumulto
in certe attese alla fine del guado.
Il vento ribadisce i miei capelli
essenziale manifesta toni caldi,
mentre s’illumina il tuo sorriso
Dove sei tu, geme ardente polline
che ambisce all’ora sapida sorgiva,
esala vulnerabile al respiro
e risorge oceanico dall’abisso
quel sussulto pulsante del cuore,
nascente arcobaleno del mio cielo
Il CAMMINO DELLA VITA (solliloquio)
Talvolta è brusca l’onda della vita,
talvolta è dolce folata che dona leggerezza.
Spesso è scura nebbia,
a volte è baleno di sole tra l’azzurro
troppo in alto:
allora è scroscio di pioggia e tumulto
“cammina… vai avanti “
Se nessuno ti è accanto
ricorri a tutto il tuo coraggio:
devi superare l’infanzia
avara di affetti
“sì … cammina devi andare avanti”
e riflettere sui valori più autentici della vita,
accorgerti dell’amicizia e dell’amore.
Fa che di tutto questo si colmi
non lasciarla incompiuta ...
“passerà il tempo”
solo a distanza di anni
sentirai il tuo sangue scorrere caldo,
saprai cos’è la “gioia” dopo la tristezza,
potrai camminare da sola senza paura,
non cadrai più
“inciampando nei tuoi passi”
Choka
Vivo e palpito
di speranza solare
paziente sfida
intensa di segnali
di sogni e accesi
giochi d’arcobaleni
di partiture
musicate alle nubi
suoni diversi
in concerto d’amore
cavalco un sogno ulivo
sereno girotondo
Essere
Se qualcuno mi dicesse
“tu sei una nullità”
io risponderei: forse è vero.
La mia voce è solo un sussurro,
un lamento di cicala,
una piccola fiamma spenta dal vento,
come un colibrì le mie ali dispiegano
ma, vibrano nell'aria solo un momento.
E allora ascoltami:
<vorrei, essere dell'aurora la rugiada
per ravvivare il fiore più spento
Essere, la goccia preziosa nel deserto,
la pozzanghera dopo la pioggia
per raccogliere mille raggi di sole.
Vorrei, Essere audace
come l'aquila che strapiomba dall'altura
Essere, un aquilone variopinto
per far felice un bambino
Essere, l'ombra che da frescura
in un meriggio assolato
Essere, esploratore di solitudini
e camminare lungo un viale
fra il profumo dei frangipani>
Potessi io, scegliere e destinare in queste cose
che mi conducano
nel ritrovare il vero senso dell'Essere
e partecipare a nuova vita, invece ...
sono come l'alga trascinata
nel pieno della marea di ogni giorno.
Consapevole della mia pochezza mi accontento
poiché il vivere è già umana realtà: cercami
<oltre la barriera delle apparenze>.
Il Labirinto
... dal sagrato osservo la maestosità della Cattedrale
sculture cristallizzate e pensose raccontano.
Dentro fra i misteri
m'accoglie una vertigine di vetrate
fusioni di sabbia, faggio e colori
... disegni illustrano il credo:
pregna il silenzio un raccolto pudore
vacue risonanze e preghiere sussurrate.
Al solstizio d'estate, nell'ora del mezzodì
una lama di luce e polvere d'oro
illumina il centro la lastra di pietra
sento inusitata forza magnetica:
palpita forte il cuore, rivivo i timori
perenni richieste e incerte speranze;
< cerco risposte fiatate ... disattese>
Riparto dal "Mandala" l'esoterico labirinto
il percorso verso oriente e "Sion".
Fuori, il chiaro ... vero l'umano pensiero
nell'azzurro cerco ali i volteggi leggeri.
Nei placidi bagliori mescolano voci
le esperienze il vissuto percepito.
Al tramonto nel "Synmbàllein"
< tenue è l'antico vagito ... che nulla esclude >.
Chartres- anno 2001
Cercami
Sì, adesso so
dove nasce il vento,
dell’acqua chiara la sorgente,
tra l’azzurro che inquieta baleni.
In questa stagione ancor solare
si espande intimo rifluire
al verde che intenerisce
dove tutto è meraviglia
e nuovo stupore.
Cercami
non più tace il cuore,
nel vento e dentro l’Anima
sento te
<mi riscoprirai arrendevole >
Sì, lo so
è tempo di memorie
dove dimorano semi antichi
di un passato fatto d’Amore
a ricordare le cose importanti,
ma intorno a me sento il deserto.
Cercami
< splendente ti sorriderò, timida,
a un raggio caldo di sole >.
Il SOGNO INFINITO
S'ode un silenzio di bosco la sera
c'è pigolio e melodia nelle case
tanto l’amore sui volti sereni.
Nel ciel navigo con ali di cera
tace nel volo la mia primavera.
Vago seguendo l’auriga cometa
tracce d’amore sospese nell’aria
quel triste fado di nenia infantile.
Stretta m’avvolge nel buio solitario
mentre la luna pallosa mi osserva.
Come ninfea dalla breve stagione
provo languore e ritorno all’antico
nei balugini nascosti dei nidi.
Voglio quelle albe lasciate nel tempo
dolci a sbocciare nel sogno infinito.
Haiku
notte solare-
un veliero di sogni
naviga al vento
Come un passerotto
Casuale fu il fato
che in breve tempo
ti condusse a me
A volte non sappiamo
quanto poco ci vuole
percorrere la strada
che conduce al cuore
In questo istante
già sono negli occhi tuoi
ed io vi frullo
come fa il passerotto
nella pozzanghera
a Primavera
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